Grazie anche al sostegno degli amici Alessandro Masciarelli e Pierluigi Panunzi

AVEZZANO – Quando l’alpinismo incontra il cuore, la montagna diventa molto più di una vetta da conquistare. È ciò che dimostra Ernesto Macera Mascitelli, alpinista marsicano, che dopo la sua recente spedizione al Manaslu, una delle montagne più alte del mondo, ha deciso di trasformare la fatica dell’impresa in un gesto di solidarietà concreta.

«Il mio alpinismo è anche questo: solidarietà e aiuti umanitari a chi ha più bisogno di noi» – racconta Mascitelli. Tornato dal Nepal, ha voluto dare un contributo diretto alle comunità locali, rinunciando al ritorno in elicottero verso Katmandu per percorrere 180 chilometri a piedi in quattro giorni. Il denaro risparmiato è stato destinato all’acquisto di materiale scolastico per i bambini della scuola primaria del villaggio di Bhuwan, dove vive l’amico e referente locale Suman Neupane.

Grazie anche al sostegno di Alessandro Masciarelli e Pierluigi Panunzi, sono stati forniti quaderni, penne, zaini e tutto ciò che serviva per consentire ai 60 bambini del villaggio di riprendere le lezioni in condizioni dignitose.

Per Ernesto, però, la vetta più importante non è stata quella del Manaslu, ma le due “scalate del cuore”: la scuola del villaggio di Baseri e quella di Bhuwan, simboli di un alpinismo che si fa umanità. «Ogni spedizione comporta sempre due montagne da scalare – spiega – una con gambe, polmoni e testa, e l’altra con cuore e anima».

Oggi l’alpinista si prepara a una nuova sfida solidale: aiutare un bambino non udente dalla nascita ad acquistare un apparecchio acustico, un obiettivo che intende raggiungere con il sostegno di chi lo segue e crede nei suoi progetti.

Nei prossimi giorni sarà presentato il docu-film “Manaslu, il sogno che si avvera”, che verrà proiettato prima a Olbia e successivamente ad Avezzano, per raccontare non solo la scalata, ma anche la storia di un viaggio dove la vera vetta è quella dell’altruismo.