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La Profezia dell’Aquila e del Condor,

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Il 13 gennaio 2016 a Tarragona, (la città catalana che fu la base della divulgazione del Cristianesimo dei primi cristiani arrivati in Spagna, e precedentemente residenza dell’imperatore Augusto per alcuni anni), è stato battuto il primo ciak del film documentario “La profezia dell’Aquila e del Condor” diretto e scritto dal regista attore Germano Di Mattia.
Un’avventura che parte dalla Spagna, guidata da un italiano moderno, per ripercorrere a ritroso il tragitto di Cristoforo Colombo e riportare in Europa, la storia delle antiche civiltà dei nativi delle Americhe. Un giorno ed una scelta non casuale e di grande significato il 13 gennaio 2016, 101 anni dal famoso terremoto che distrusse la città di Avezzano e la Marsica, e 7 anni dal terremoto dell’Aquila, e che vuole essere un omaggio del regista alla sue terre: l’Italia ed il Sudamerica, con l’auspicio che il vento di cambiamento universale possa partire proprio da questa terra e farsi portavoce attraverso i messaggi contenuti nel film di una rinascita universale.

Il film è di carattere internazionale e sarà un’opera certamente non convenzionale, come nello stile dell’artista nativo della Marsica, ed erede di un tipo di linguaggio profetico e spirituale che fonde: l’antropologia e la storia, l’amore per l’arte, la natura e la verità, un film che però interesserà tutti, conferma il regista, appena rientrato in Italia dalla Spagna e che si appresta a partire prossimamente per il Sudamerica.

Il titolo è ripreso da un’antica profezia quechua, una leggenda molto potente nota appunto come: La profecía del Águila y del Cóndor”. Che promuoverà l’Aquila come centro spirituale mondiale e la Marsica come area e sede degli antichi guaritori marsi e della importante civiltà marsa, che in patria è stata pressoché dimenticata. Un’area quella della Marsica che sarà rappresentata da Sergio Rozzi della Erci team onlus, alla prossima conferenza mondiale Unesco a Lima in Perù, nel prossimo mese di marzo, affinché questa area , sia riconosciuta come patrimonio naturale mondiale.

Il film scritto e diretto da Germano Di Mattia, sarà un viaggio all’insegna dell’evoluzione e della presa di coscienza, nel cuore dei regni della spiritualità più antica del mondo, con una particolare attenzione verso il Sudamerica del Perù. Il ritorno dell’equilibrio, rappresentato dall’Aquila e dal Condor, aprirà le porte ai misteri e ad un nuova Terra. Le persone che seguono l’Aquila sono altamente intellettuali ed orientate verso le materie scientifiche e la razionalità. Il popolo del Condor è invece intuitivo ed ha concentrato la propria vita in armonia con la natura. L’incontro tra questi due mondi e modi differenti di sentire, colmeranno il vuoto spirituale, con il sentire del cuore unito alla mente, il profondo legame con il mondo naturale e l’intuizione del cuore.

Guardando il mondo con occhi attenti, possiamo scorgere segni tangibili di un grande cambiamento epocale, c’è un’attenzione maggiore alla salvaguardia della natura, nel rispetto degli animali e dei cicli di Madre Terra. Mentre le banche crollano ed il sistema economico collassa, il grande inganno globale che per secoli è stato il sistema del nostro occidente sta implodendo, così come contemporaneamente cadono le maschere dell’apparenza, scoprendo i veri volti delle persone.

La crisi che attraversa da tempo le nostre nazioni, ha una ragione profonda che trova riscontro in antiche profezie e nelle sacre scritture di tutte le tradizioni. La crisi metterà ognuno di noi, di fronte a delle scelte e ci metterà di fronte alla possibilità di riconoscere finalmente i mondi invisibili per una riconnessione universale con le verità eterne, inaugurando una nuova era dello spirito, più felice e più vera. Tutto ciò che accade, accade per una ragione precisa, riconnetterci con la fonte primaria, l’origine del tutto, la sorgente che molti chiamano Dio, che è una scintilla che brilla nel cuore di ognuno di ogni essere umano che sa ascoltarsi.

Il film è stato riconosciuto di interesse culturale da enti italiani e peruviani, e da importanti istituzioni sudamericane, il film ha come media partner le Ediciones Ga di Barcellona, Spagna. Il film vedrà la partecipazione dei rappresentanti sciamani delle più importanti tradizioni del mondo come: Maya, Incas, Aztechi (Bolivia, Colombia, Perù, Messico), di popoli dell’Africa, Asia, dell’Oceania e delle Americhe, nonché delle tradizioni europee più significative. Nel cast presenti attori italiani ed internazionali. L’opera avrà un testimonial d’eccezione: Hernan Huarache Mamani , scrittore ed ultimo erede di un’antica generazione di guaritori andini, nato in Perù, in un villaggio della cordigliera delle Ande. Come professore dell’Università di Arequipa si occupa ancora di diffondere la lingua e la cultura inca al mondo occidentale. Grazie all’ampia conoscenza delle lingue indigene, è riuscito a porsi in contatto con sapienti che vivono nell’anonimato, sulle Ande. Il risultato di queste esperienze si è tradotto in libri dallo straordinario successo: La profezia della curandera (bestseller da oltre 200.000 copie), La donna della luce, La donna dalla coda d’argento, Inkariy e la sua autobiografia Negli occhi dello sciamano, disponibili in tutte le librerie.

Dice il regista Di Mattia:Questa mia nuova opera nasce dall’esigenza di raccontare il cambiamento da un punto di vista differente, perché che ci crediate o no, il mondo si appresta a vivere un grande cambio epocale. Il salto quantico, l’evoluzione delle coscienze, che travolgerà tutto quello che conosciamo come vecchio mondo e non tralascerà nulla: religione, politica, costumi, stile di vita, pensiero. La parte più importante di questa profezia è che sarà il sacro femminile di donne e uomini di tutto il pianeta a rendere più dolce questo passaggio, difatti il film parlerà con un linguaggio per lo più femminile, con una vasta rappresentanza di donne ricercatrici, sciamane, guaritrici e scienziate. Del resto sono loro che donano la vita, esattamente come la Madre Terra”.

I tempi in cui i grandi geni, i maghi-guerrieri ed i profeti e le donne che guarivano e profetizzavano e che venivano chiamate streghe, venivano messi al rogo, sono terminati, nessuno potrà fermare la presa di coscienza universale che in tutto il mondo sta crescendo. Il compito di questo lavoro sarà di guidare, attraverso testimonianze uniche di uomini e donne d’intuito, e di uomini e donne di scienza, che per la prima volta sugli schermi, aiuteranno gli spettatori in una iniziazione piacevole e consapevole, attraverso ricostruzioni, i testi e la narrazione e le importanti interviste a studiosi di tutto il mondo, sciamani, ricercatori, rappresentanti della cultura di fama internazionale. Un film che parlerà molte lingue, per poter diffondere i messaggi importanti che i saggi del pianeta lasceranno alla cura dell’edizione dell’opera. Il film sarà rivelatore di antiche profezie ed illuminazioni perché parlerà al cuore di ognuno di noi, facendoci presagire quello che potrà essere il futuro dei prossimi anni.

Sarà portavoce di tutte le tradizioni sciamaniche del mondo, che sono in contatto con gli spiriti soprannaturali e del mondo fisico della natura, concordi nell’affermare che i prossimi anni, saranno vissuti sotto prospettive di vita diverse dal passato, più in sintonia con civiltà antiche come quella dei Maya, degli Incas ( dalla cui profezia prende il titolo il film). In millenni l’uomo moderno non ha sviluppato la sola parte che avrebbe dovuto ampliare: la propria coscienza, a discapito di tutto per una prospettiva di vita improntata solo sullo sviluppo tecnologico, materiale, distruggendo tutto ciò che madre terra ci ha donato.

Questo film sarà un viaggio alla ricerca di verità perdute per imparare dai popoli nativi, dai grandi saggi cose sul nostro presente e sul nostro avvenire di fondamentale importanza, per poterci permettere di costruire un mondo migliore. Nelle antiche saggezze del pianeta tutto questo è conosciuto da tempo, siamo ni occidentali che non vogliamo capire, e ci ostiniamo a pensare solo con la mente logica e razionale, mentre il motore del mondo è il cuore, perché connesso con il cuore del nostro pianeta.

Da questo nuovo film dovremo aspettarci di essere illuminati , del resto le ultime conferma della scienza convergono con alcuni aspetti della visione spirituale della vita e cioè che siamo tutti connessi, tutto è energia vibrante, e noi possiamo influire attivamente su questo processo con i nostri pensieri, azioni e scelte, plasmando la realtà secondo la nostra visione interiore ed i nostri credo. Cerando di avere un equilibrio perfetto con la natura, perché l’umanità attualmente ha uno stile di vita che non si sposa con la realtà dei nostri principi più alti.

Siamo travolti da una crisi sociale, economica, politica che non ha precedenti e il mondo si sta muovendo in una diversa direzione, che lo si voglia accettare o meno è questa la realtà. Una nuova consapevolezza sta risvegliando le persone di ogni credo, ceto sociale e l’Italia come centro del mediterraneo e culla di civiltà antichissime è naturalmente cuore della coscienza planetaria. Lo sconquasso che la crisi sta producendo porterà a farci riscoprire antichi valori dimenticati, le nostre origini , riscoprire il nostro cuore, che associato ad un nuovo modo di pensare produrrà un nuovo sistema di vita, esattamente come i nostri antenati italici: i Marsi, coloro che dettero il nome alla nostra nazione italiana”.

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