Marsica – In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad un particolare ed insolito fenomeno meteorologico proveniente dal nord Africa, la “pioggia rossa” del deserto.
Le previsioni meteo avevano annunciato sabbia e la sabbia è arrivata, direttamente dal deserto del Sahara.
Come previsto, le sostenute correnti di Scirocco hanno trasportato su tutta l’Italia, e anche sul nostro territorio marsicano, un’ingente quantitativo di “pulviscolo sahariano” (comunemente detta “pioggia rossa”) dando luogo alla tipica colorazione giallo/arancio che ha caratterizzato i nostri cieli con netta diminuzione della visibilità anche nei bassi strati.
Il tragitto del “pulviscolo sahariano” è stato molto lungo, migliaia di chilometri dall’entroterra tunisino e libico, dalle dune del deserto fino alla costa nord africana e poi sul mare attraversando il Mediterraneo per arrivare sull’Italia.
La sabbia del Sahara si è lentamente depositata su ogni cosa/oggetto esposto all’aperto grazie alle deboli e sporadiche piogge “sporcando” di rosso tutte le superfici, creando scenari atipici.
La sabbia sollevata e trasportata dalle correnti meridionali è un fenomeno del tutto naturale e si verifica all’incirca una volta ogni cinque anni.
Le previsioni meteo nella Marsica annunciano che già dalla giornata di oggi la rotazione delle correnti in quota dai quadranti occidentali favorirà una generale ripulita dell’aria spingendo di fatto la sabbia sahariana verso est. Andrà ancora meglio col protrarsi della settimana dove correnti in quota settentrionali spingeranno le polveri sahariane nei loro luoghi d’origine. (L.G.)
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Avezzano (AQ) n.9 del 12 novembre 2008 – Editore web solutions Alter Ego S.r.l.s. – Direttore responsabile Luigi Todisco.
TERRE MARSICANE È UN MARCHIO DI WEB SOLUTIONS ALTER EGO S.R.L.S.
Non è possibile copiare il contenuto di questa pagina
Javascript non rilevato. Per il funzionamento di questo sito è necessario Javascript. Occorre attivarlo nelle impostazioni del browser e aggiornare la pagina.