La fauna degli Appennini

In questi giorni è di attualità l’avvistamento di animali selvatici nei parchi di paesi e città. Nessuno crederebbe che in Italia, proprio vicino casa nostra, vi siano animali feroci, eppure ve ne sono. In tutta la fascia centrale dell’Appennino, compreso l’Abruzzo, si rintanano nei boschi più folti il lupo, l’orso, il cinghiale, la volpe.

Le ultime fiere del nostro paese vivono dunque, sulle tondeggianti e boscose montagne dell’Appennino, non su quelle nevose ed altissime delle Alpi. Ma ci vivono anche animali più mansueti come pecore e capre. I pascoli appenninici non consentono l’allevamento di grandi mandrie di bovini; la pecora e la capra, che si accontentano di un cibo più parco, possono venire allevate su queste montagne, anche in gran numero.

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo si conservano in vita gli ultimi esemplari di un altro ruminante selvatico: il camoscio. Ma ci sono anche l’istrice, il gatto selvatico, varie specie di serpenti e molti uccelli migratori. Il disboscamento, gli incendi, i cambiamenti climatici sono solo alcuni dei fattori che spingono gli animali verso i centri abitati. Ultimamente gli orsi si avventurano nei paesi di montagna, penetrando in case e stalle, in cerca di cibo.

I lupi scendono a valle e assalgono i greggi, le volpi si avvicinano all’uomo, accettando persino il cibo che viene loro offerto. Questo ci sembra strano ma i nostri antenati convivevano con queste incursioni e nei ricordi di bambina ci sono pollai sterminati da volpi, l’ululato dei lupi nelle mattine invernali e serpenti che guizzavano improvvisamente tra i cespugli dei boschi.

Con l’abbandono dei piccoli borghi e la crescita delle città, abbiamo un po’ perso quel senso di natura selvaggia che ci apparteneva, dimenticando che le montagne sono sempre intorno a noi. I rumori di sottofondo sono cambiati, sirene, traffico, hanno sostituito il fischiare del vento e le voci degli animali, ma ci sono ancora e sono dietro l’angolo.

È una convivenza, quella dell’uomo con gli animali, che dobbiamo riscoprire ed accettare nel suo cambiamento.

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