Lecce nei Marsi – È giunta alla nostra redazione la segnalazione di Elisabetta Gallotti, 57 anni, residente a Lecce nei Marsi, malata oncologica, che racconta le difficoltà che incontra ogni volta che deve spostarsi per visite ed esami medici.

La donna spiega che nel suo paese è stato attivato da tempo un servizio di trasporto gratuito per disabili e persone non autosufficienti pensato per accompagnare chi ne ha bisogno nei centri sanitari di Pescina e Avezzano.

“Questo servizio – racconta Gallotti – è stato creato per chi, come me, è solo e non può guidare. Lo avevo utilizzato per recarmi a Pescina, dove dovevo fare delle analisi, e tutto era andato bene. Ma quando ho chiesto di poterlo usare anche per andare ad Avezzano, mi è stato risposto che non potevo, perché davanti casa mia passa la TUA”. Secondo Gallotti, però, quella fermata non viene rispettata.

“È vero che sulla carta risulta una fermata del bus, ma in realtà è una fermata fantasma. Gli autobus passano di rado e spesso non si fermano. Io sono malata, ho bisogno di cure regolari e non posso mettermi a inseguire i mezzi pubblici o restare ore in attesa senza sapere se arriveranno. Spesso i bus delle prime ore del mattino sono pieni di studenti, mentre io devo arrivare ad Avezzano in tempo per prendere il pullman diretto a Roma. Se il bus non si ferma, rischio di perdere le terapie o le visite, e questo mi crea molta preoccupazione e fatica.

Questa mattina, con freddo e nebbia, temendo di essere ignorata, mi sono fatta notare in strada. Alla fine sono riuscita a salire sul bus, ma lo stress è stato enorme e ho dovuto prendere un calmante. Non voglio polemizzare, ma chiedo solo rispetto e attenzione per chi è malato. Non vogliamo privilegi, ma un servizio che funzioni davvero. Se c’è una fermata davanti casa, deve essere affidabile. Noi non siamo passeggeri di serie B”.