Tagliacozzo – Con l’installazione permanente in Largo del Popolo, dell’opera dell’artista avezzanese Gabriele Altobelli, la città dli Tagliacozzo si rinnova attraverso la coraggiosa spinta dl un rapporto mai interrotto con la grande tradizione artistica delle epoche precedenti. Ricchissime le testimonianze in continuo dialogo tra loro.
Questo intervento d’arte, nella splendida cornice di questa città rinascimentale vuole essere uno stimolo per una riflessione volta a sensibilizzare le città d’arte e ad accogliere il tentativo di mettere a confronto tutte le forme d’arte possibili prestando però sempre in equilibrio tra il gesto creativo dell’artista con la forma e la bellezza del paesaggio circostante.
Quest’opera del nostro potrebbe rappresentare il coraggio di una città di divenire altro solo attraverso un mutamento saldo e forte nelle sue radici e la collocazione rispecchia questo ponte immaginario che ci fa guardare oltre…
Con l’opera scultorea in ferro “metamorfosi di una città” l’autore vuole rappresentare, in forma astratta, una riconciliazione tra la forma del paesaggio urbano delle epoche precedenti e l’attuale sovrapposizione dl architetture urbanistiche che molto spesso non sono in sintonia con i moduli di riferimento dl quegli stili che hanno caratterizzato le linee guida nell’impianto edificatorio delle città italiane.
E’ pur vero che la caratteristica della inconcepita e dell’architettura civile e’ fortemente individuata da una audace sperimentazione delle forme. anche in contrapposizione con manufatti importanti dl epoche precedenti ma, con l’avvento delle architetture cosiddette “sostenibili”. si è spesso oltrepassato il limite che delimita una comparazione oggettiva tra il fare ed il fattibile integrati nel loro libero linguaggio.così come sono i vicoli e le strade che si intrecciano nel borgo storico di Tagliacozzo, creando contrasti più netti e perciò percorsi non obbligati all’idea di una retorica della forma del paesaggio urbano.
Tutte le direzioni divengono possibili disvelando scorci inediti e sono caratterizzate dall’esigenza di una estrema autocoscienza della forma e dall’abbandono di ogni percezione geometrica e razionale. vivendo il disincanto della ragione, definendosi dl più attraverso una pura creazione artistica e disobbedendo a regole prestabilite, divenendo così’ un’opera d’arte.
L’autore è presente nell’opera, oltre che alla sua realizzazione manuale anche attraverso il suo impegno concettuale definendo, attraverso la scelta dei materiali, la metodologia con la quale operare e la conduzione tecnica per mantenere fede al suo intervento dove riconosce gli elementi più potenti della sua opera d’arte, ovvero,
i silenzi nei suoi spazi. silenzi che si ha il privilegio di ascoltare durante le passeggiate nel dedalo di strade e dl palazzi storici che si intrecciano nel borgo antico dl Tagliacozzo.