“In questi giorni, Juan Carrito è tornato a far parlare di sé. Dopo molti mesi relativamente tranquilli – scrive il PNALM – in cui ha passato la gran parte del suo tempo a fare semplicemente l’orso, nelle ultime settimane è stato avvistato con maggior frequenza a Roccaraso e dintorni dove in alcuni casi ha continuato a trovato anche facile accesso a rifiuti riposti in cassonetti dell’immondizia non certo a prova d’orso.
Ma riflettendo in maniera più accurata, forse, non è Juan Carrito che fa parlare di sé.
Forse, sarebbe più corretto parlare di noi esseri umani e di tutti quei comportamenti non corretti che ci allontanano continuamente da una coesistenza consapevole con l’orso e più in generale con la fauna selvatica tutta. Purtroppo invece, complici i social, si continua a parlare di Juan Carrito come fosse un peluche o un animale domestico, ci si inoltra in sofisticate spiegazioni di etologia dimenticandosi che i cani, per legge, vanno sempre tenuti al guinzaglio e, infine, ci si dimentica di vivere nella terra degli orsi, salvo quando questi ultimi servono per farsi pubblicità, e non si mettono in sicurezza gli attrattori alimentari per evitare che Carrito, o altri orsi, possano essere attirati nei centri abitati.
Juan Carrito non è una star. Juan Carrito è un orso. Un animale simbolo della sua specie, testimone di quanto il futuro degli orsi marsicani sia legato alle nostre decisioni e alle nostre quotidiane e semplici azioni. Non smetteremo mai di ripeterlo: vivere con gli orsi impone consapevolezza e responsabilità da parte di tutti, proprio tutti.
Come persone comuni tutti noi in questo possiamo fare la differenza. Se affermiamo di amare l’orso allora, a Roccaraso, nel Parco e in tutto l’Appennino, seguiamo poche semplici regole comportamentali per una convivenza fatta di rispetto e responsabilità:
▪ 𝗟𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 è 𝘂𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆: incontrare un orso è un esperienza unica. Capiamo bene che la voglia di raccontarlo in un post è irrefrenabile ma pubblicare la foto, svelare il luogo e l’orario dell’avvistamento avrà come risultato quello di far accorrere molte (troppe) persone a “caccia” di un altro incontro.
▪ 𝗖𝗵𝗶 𝗹𝗼 𝗮𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲: seguire un orso, sia a piedi sia in auto, è quanto di più sbagliato tu possa fare per il suo benessere, la sua sicurezza… E anche per la tua. Sarai motivo di stress e di potenziale pericolo per l’animale. Non ci credi? Pensa se fosse lui a seguire te…
▪ 𝗙𝗮𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼: se ti accorgi di essere in prossimità di un orso, non pensare a prendere il telefono ma allontanati immediatamente lasciandogli spazio!
▪ 𝗔𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗿𝘃𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮: in caso di presenza di orso nei paesi o per strada, segui sempre le indicazioni Guardiaparco e Carabinieri Forestali giunti sul posto per monitorare e gestire la situazione.
▪ 𝗜𝗻 𝗺𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗻𝗮 𝘃𝗮𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼: l’investimento è tra le prime cause di mortalità per gli orsi. Per favore modera sempre la velocità.
𝗣𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗹𝘃𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮 𝗶 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶:
▪ Servizio di Sorveglianza del Parco: Tel. 0863/9113241
▪ Carabinieri Forestali: Tel. 1515″