Il celebre direttore d’orchestra aquilano, figlio del compianto Antonello Sipari, fondatore della Biblioteca dell’Infanzia, compie 40 anni il 5 novembre, festeggiandoli nel modo più naturale per lui: sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Lipsia, una delle più prestigiose d’Europa.
Una vita interamente dedicata allo studio e alla cultura, divisa tra latino, giurisprudenza e musica. Dopo il diploma classico con il massimo dei voti, Sipari si laurea in Giurisprudenza e in Diritto Canonico, conseguendo due dottorati di ricerca – uno in diritto penale e uno in diritto canonico, interamente in latino.
A soli 27 anni diventa avvocato del Foro di Roma, e due anni dopo il più giovane avvocato del Supremo Tribunale della Rota Romana.
Parallelamente, la musica diventa il suo destino. Si laurea in Direzione d’Orchestra con il massimo dei voti e la lode, studia Composizione Sperimentale e Canto Lirico, diplomandosi al Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila.
Nel corso della carriera ha diretto alcune delle più importanti orchestre del mondo, dalla Leipzig Symphony Orchestra alla Qatar Philharmonic, collaborando con grandi nomi della lirica e del pop internazionale come Jessica Pratt, Ermonela Jaho, José Cura, Il Volo, Ricky Martin e Anastacia.
Dal 2017 è direttore artistico del Festival di Tagliacozzo e, dal 2023, direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Ha ricevuto il titolo di “Ambasciatore Pucciniano nel mondo”, dopo aver diretto l’integrale delle opere del compositore toscano.
Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, Sipari ha voluto condividere un pensiero pieno di gratitudine:
“Dovrei scrivere un libro ‘I miei primi 40 anni’, ma qualcuno l’ha fatto prima di me. Se mi guardo indietro, mi rendo conto di quanto la vita mi abbia dato e di quanto io abbia dato a lei. Sono grato a Dio per tutto quello che ho ricevuto e spero tanto di continuare a dedicare tutto il mio cuore al mio amore più grande: la musica. Sono orgoglioso di portare sempre con me l’amore per la mia terra. Noi siamo abruzzesi, e questo qualcosa vorrà anche dire.”
