Si segna un nuovo record per quanto riguarda i costi dell’energia: il mercato dei futures della capitale olandese ha sfondato prima quota 300 e poi ha raggiunto un valore al megawattora mai registrato prima. Non è di certo un primato che mette gioia, ma anzi la situazione sembra peggiorare di giorno in giorno facendo presagire l’arrivo di tempi cupi. Questa mattina le quotazioni hanno toccato i 318 euro/megawattora, prima di ripiegare a 308. Un rialzo vertiginoso nell’ambito della peggiore crisi di approvvigionamento degli ultimi decenni che mette pressione ai governi di tutta Europa. L’impennata ha anche portato i prezzi dell’energia in tutto il continente a livelli mai visti prima: in Italia il prezzo medio fissato per l’energia elettrica per la giornata di domani è salito a 718 euro al megawattora (con un massimo di 800 nelle ore di picco) contro i 614,76 euro di oggi.
La viceministra all’Economia, Laura Castelli, è intervenuta sulla possibilità di nuova misure: “Ci sono i margini per un nuovo decreto per calmierare gli effetti del prezzo del gas che ha raggiunto livelli record e insostenibili. Ritengo si debba intervenire nei prossimi giorni. Ma dobbiamo agire su due piani. Va velocemente fissato un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui c’è una battaglia, in sede Ue, che Draghi e Di Maio stanno conducendo e su cui è auspicabile l’impegno di tutte le forze politiche. Una cosa che rilanciano anche le associazioni di categoria“.
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