L’Aquila – In collaborazione con il personale della Polizia Locale di Lucoli coordinata dal Dott. Fabio Angelone e con l’ausilio del personale del Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Asl di L’Aquila diretto dal Dr. Mazzetti, si è svolta l’ennesima operazione di cattura di mandrie di equidi che, inselvatichiti, vagavano incustoditi ed abusivamente sui pascoli d’altura, con grave pericolo e rischio per l’incolumità personale, quando questi animali scendono a valle tra i centri abitati ed in particolare quando stazionano sulla sede delle strade statali 696 e 584 che attraversano questi territori e che portano agli impianti di sci di Campo Felice.
La presenza di questi animali sui pascoli in tempo di divieto, incustoditi e senza le necessarie autorizzazioni sanitarie, perché spesso provengono da altri comuni, è dovuta alla mala gestione da parte di alcuni allevatori che, in contrasto ad ogni disposizione di legge, lasciano vagare le mandrie senza alcun controllo.
Il motivo va ricercato nella utilità di tale pratica che porta un consistente e reale beneficio ai proprietari poiché la detenzione degli animali, così come descritto, è priva di spese, con guadagni al netto di qualsiasi spesa di mantenimento.
C’è da dire che la stragrande maggioranza degli allevatori è rispettosa delle regole e non crea alcun problema, ma il disinteresse opportunistico di alcuni getta discredito sull’intera categoria.
Quasi tutti gli allevatori, terminato il periodo di monticazione, riportano a valle presso le proprie aziende gli animali ove vengono nutriti con alimenti e fienagioni che con sacrificio raccolgono durante l’estate.
Spesso, coloro che fanno permanere gli animali in alta montagna non hanno né le strutture adatte per il ricovero né i capitali per mantenerli in maniera stabulare fissa.
Inoltre, si è accertato che circa il 30-40 % degli animali controllati e sottoposti a sequestro sono privi di identificativo elettronico, motivo per cui se si dovesse verificare un incidente stradale sarebbe impossibile risalire al proprietario.
La mancanza di microchip degli animali è ricompresa in quel comportamento di opportunità adottato da questi pochi allevatori a danno sia della categoria sia, soprattutto, della comunità riguardo la pubblica incolumità e la sicurezza sulle strade che gli enti preposti dovrebbero salvaguardare.
Il Comune di Lucoli, da sempre sensibile a questa tematica, ha adottato strumenti amministrativi utili ad operare, come le Ordinanze sindacali che permettono un incisivo intervento in materia di repressione del fenomeno anche con la previsione di sanzioni amministrative previste per i proprietari degli animali e il sequestro degli stessi.
In particolare, l’ente locale ha stipulato una convenzione con una ditta specializzata per la cattura e la custodia di animali sottoposti a sequestro.
La ditta incaricata, “Eccellenza Medica s.a.s.” di Bisegna Raffaele, con sede legale in Capistrello ha strumentazione all’avanguardia per la cattura degli animali, come droni e tele narcosi, con l’assistenza di un proprio veterinario oltre che personale specializzato nella cattura.
Già in passato si sono verificati incidenti stradali sia sulla SS 696 che sulla SS 584 in cui sono rimasti coinvolti animali della specie equina privi di trasponder per l’identificazione, fortunatamente senza gravi conseguenze per i conducenti.
L’attività di Polizia Giudiziaria proseguirà costantemente al fine di monitorare il fenomeno, sperando che una più consapevole gestione e conduzione degli allevamenti apporti, anziché disvalore a questa importante risorsa economica del territorio, quel merito riconosciuto in ogni ambito, sapendo di quali sforzi e dispendi di energia si fanno carico i nostri allevatori.
Proseguono le operazioni di controllo del territorio di Lucoli da parte dei militari della Stazione Carabinieri Forestali di Tornimparte.
E’ quanto comunicato da Valter Chiappini, Sindaco del Comune di Lucoli.