Avezzano – La festa di Sant’Antonio Abate è uso essere celebrata in più parti d’Abruzzo con riti legati alla tradizione contadina e agli antichi festeggiamenti carnevaleschi.
Il FAI Marsica, con il sostegno dell’Aia dei musei, ha programmato per il 13 gennaio alle ore 16,30 presso la struttura museale di Avezzano, un incontro con l’antropologa Adriana Gandolfo che illustrerà usi e costumi di questa atavica celebrazione, ricca di significati simbolici, e spiegherà il perché dei banchetti e delle pire gigantesche, il sacro e il profano fuso nella credenza non solo del popolo abruzzese, pronto a sfidare il gelo del 16 gennaio per trascorrere una notte unica.
La festa di Sant’Antonio si articola tra falò , benedizioni degli animali e tantissimi altri riti, ognuno dei quali ricco di suggestione particolare.
Il FAI Marsica, il cui obiettivo principale è la tutela e la valorizzazione del territorio, ma soprattutto quello di far conoscere luoghi di straordinario interesse, organizza il 16 gennaio una gita a Fara Filiorum Petri per ammirare le famose ‘farchie’ , grandi fasci di canne legate che hanno generalmente un diametro di circa un metro e un’altezza di nove metri. Uno spettacolo originale e coinvolgente e tutti potranno festeggiare con canti e musiche tradizionali, degustando piatti tipici accompagnati da buon vino.
Mercoledi 16 gennaio andremo tutti a Fara Filiorum Petri per festeggiare sant’Antonio con le sue famose ‘farchie’.
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