giorgia
La marsicana Giorgia Zauri sulla nave della Marina Militare italiana Caio Duilio ai confini della guerra
434199649_7572013882819297_8481594520801047077_n
La comunità di Pescina celebra la tradizione del 'Sepolcro' con emozione e fede
a892a0a9-66af-4a1e-8673-24a83c6c187d 1
Il sindaco Di pagrazio inaugura il primo tratto dei nuovi marciapiedi di Via Roma ad Avezzano: progetto di sicurezza e rinnovamento urbano
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
Cerca
Close this search box.

Il Capodanno appena passato. le origini e le usanze

Facebook
WhatsApp
Twitter
Email

NECROLOGI MARSICA

Necrologi Marsica Loreto Conti (Enzo)
Loreto Conti (Enzo)
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luciano Di Martino
Luciano Di Martino
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Erminia Sperduti
Erminia Sperduti
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Armanda Domenica Crocenzi
Armanda Domenica Crocenzi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Ada Giffi
Ada Giffi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luisella Bonechi
Luisella Bonechi
Vedi necrologio

Anche quest’anno è arrivato il 3 dicembre e con esso il primo di un nuovo anno, ma non tutti sanno l’origine di questa festa. Il Capodanno risale alla festa in onore del dio romano Giano, onorato anche dagli antichi Marsi e dal quale nome potrebbe avere origine Avezzano (Ave Jane). Nel VII secolo i pagani delle antiche religioni, seguaci dei druidi, festeggiavano il passaggio al nuovo anno. Per i Babilonesi il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera. Ma fu Giulio Cesare, nel 46 a.c., a creare il “Calendario Giuliano” che stabiliva che l’anno nuovo, iniziasse il primo gennaio. E proprio in questo giorno i Romani invitavano a pranzo gli amici e si scambiavano il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d’alloro, detti strenne, come augurio di fortuna e felicità. Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia. La dea era apportatrice di fortuna e felicità; il termine latino “strenna”, presagio fortunato, deriva probabilmente proprio dalla dea. Nel Medioevo molti Paesi europei usavano il Calendario Giuliano, ma l’inizio dell’anno era segnato da varie date.

Tra queste per esempio il 1 marzo (capodanno nella Roma repubblicana), il 25 marzo (Annunciazione del Signore) o il 25 dicembre (Natale). Solo con l’entrata in vigore del Calendario Gregoriano (dal nome di papa Gregorio XIII, che lo ideò nel 1582), la data del 1 gennaio come inizio dell’anno divenne infine comune. Da allora le usanze legate a questo giorno sono tante e diverse da paese a paese. Queste ne sono alcune:
LENTICCHIE A MEZZANOTTE. Mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre è l’usanza più diffusa, sembra che favorisca l’abbondanza e la ricchezza.
I BOTTI DI CAPODANNO. Allontanano le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all’inizio del tempo.
LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE. È il rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell’anno trascorso. Questa usanza è diffusa in diverse parti d’Italia ed è ancora viva nelle grandi città come Napoli e Roma.
L’UVA PASSA. La tradizione vuol che oltre alle lenticchie anche la scelta di mangiare dell’uva passa nel corso della notte di Capodanno porti soldi in abbondanza nel nuovo anno.
LE STRENNE. ricevere molti regali accumulerà l’abbondanza per tutto l’anno. L’uso presso i romani si chiamava “streniarum commercium”. In varie regioni, durante la notte di Capodanno, gruppi di giovani vanno per le strade a cantare la “strenna”, con gli auguri di un felice anno nuovo e la richiesta di doni.
I “PRODIGI”. Durante il Capodanno, in diverse regioni d’Italia, vengono rievocati i prodigi. A Pettorano sul Gizio, c’è un’antica credenza per la quale nel preciso momento in cui scocca la mezzanotte di Capodanno, l’acqua del fiume si arresti e diventi d’oro, e subito dopo torni a scorrere come prima. La leggenda racconta che una donna ignara del prodigio, si trovò ad attingere proprio in quell’attimo e invece dell’acqua portò a casa la conca piena d’oro.
LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA. Allo scoccare della mezzanotte è di buon augurio incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell’analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere. In Piemonte, invece, porta fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.
I PRIMI 12 GIORNI DEL NUOVO ANNO. Un’altra tradizione diffusa è legata alle “calende”: dal tempo che farà nei primi dodici giorni dell’anno si può prevedere quello che farà nei dodici mesi. Delle calende si hanno testimonianze bizantine fin dal secolo X d.c.
BACIARSI SOTTO IL VISCHIO. Un’altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l’anno. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest’arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.
VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA. Vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno è di buono auspicio. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura. Oggi è diventato un simbolo di fortuna per il nuovo anno.
MANGIARE 12 CHICCHI D’UVA. In Spagna c’è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio.
APRIRE LA PORTA DI CASA. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.
I MELOGRANI E L’UVA. Sono i frutti che non devono mancare sulla tavola del cenone di Capodanno. Sembra che portino fortuna…anche solo a guardarli. Il melograno simboleggia la fedeltà coniugale ed è di buon auspicio mangiarne per Capodanno. La leggenda narra che Proserpina, dopo aver mangiato questo frutto, sia stata condannata a passare il resto della vita nell’Ade, insieme a Plutone suo sposo.
GETTARE LE COSE VECCHIE. In segno di cambiamento con l’arrivo del nuovo anno è di buon augurio gettare le cose vecchie.
IL CAPODANNO IN ECUADOR ED IN PERU’: si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte vengono bruciati per le strade.
IL CAPODANNO IN GIAPPONE: le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (si ritiene che il numero dei peccati che una persona commette in un anno sia questo ed in questo modo ci si purifichi).
IL CAPODANNO IN GERMANIA: si festeggia in maschera come a Carnevale.
IL CAPODANNO IN INDIA: è obbligatorio uscire in strada.
IL CAPODANNO IN ROMANIA: si fanno gli auguri agli animali. In questo Paese sono ancora vive antiche usanze e credenze popolari, ad esempio in alcune zone si crede ai folletti e alle fate, si seguono riti propiziatori con pane, acqua o elementi semplici. In molti casi la tradizione è legata alla natura, come nel caso della notte di San Silvestro. A Capodanno in Romania è infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano facendo loro gli auguri per il nuovo anno.
IL CAPODANNO IN GRECIA: il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra.
IL CAPODANNO IN SUD AMERICA: mangiare chicchi d’uva ed esprimere dodici desideri: uno per ogni mese dell’anno. In Brasile invece è d’obbligo indossare vestiti bianchi o dorati.

author avatar
Roberta De Santi

NEWS

giorgia
434199649_7572013882819297_8481594520801047077_n
a892a0a9-66af-4a1e-8673-24a83c6c187d 1
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
15 anni fa il terremoto dell'Aquila, tra il 5 e 6 Aprile accendi la tua luce in ricordo delle vittime
Il Comune di Capistrello conferisce la civica benemerenza al maestro Alberto De Meis per i suoi grandi meriti artistici
Nicola Baliva
Ripristinato il senso unico in via delle Dalie ad Avezzano
"Io non spreco l'acqua", il CAM organizza il 1° concorso Leo Corsini per gli studenti marsicani
IMG-20240328-WA0004
image
Un agente della polizia postale mentre controlla la rete
Tango Rouge Company - Vuelvo al Sur
Santino Spinelli, in arte Alexian, e Gennaro Spinelli.
Sventati tentativi di truffa online dalla Polizia Postale dell'Aquila, tutto è partito da falsi messaggi su cellulare
Si è spento Domenico Scacchi, vicesindaco Niscola: "San Vincenzo Valle Roveto perde uno dei suoi pezzi migliori"
stazione avezznao coltello polizia
433234634_732996482350056_154551628017826536_n
da sx Gabriele Canzi_Vincenzo Molene_Valeria Sansone_Paola Tricomi
grotte stiffe
Polizia-notte
Screenshot_2024-03-27-21-23-19-406_comgoogleandroidappsphotos-edit
Tounkara in azione

NECROLOGI MARSICA

Necrologi Marsica Loreto Conti (Enzo)
Loreto Conti (Enzo)
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luciano Di Martino
Luciano Di Martino
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Erminia Sperduti
Erminia Sperduti
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Armanda Domenica Crocenzi
Armanda Domenica Crocenzi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Ada Giffi
Ada Giffi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luisella Bonechi
Luisella Bonechi
Vedi necrologio

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Avezzano (AQ) n.9 del 12 novembre 2008 – Editore web solutions Alter Ego S.r.l.s. – Direttore responsabile Luigi Todisco.

TERRE MARSICANE È UN MARCHIO DI WEB SOLUTIONS ALTER EGO S.R.L.S.

Non è possibile copiare il contenuto di questa pagina