Abruzzo – Il ghiacciaio del Calderone, sul Gran Sasso, è il corpo glaciale più meridionale d’Europa, l’unico degli Appennini. Ogni anno perde circa un metro di spessore, che nei punti più profondi non supera i 25-30 metri. L’analisi chimica del ghiaccio del Calderone, a 2.600 metri di quota, all’ombra delle pareti del Gran Sasso, potrebbe raccontare la storia climatica e ambientale dell’Italia centrale.
I ricercatori Ingv hanno potuto rilevare che, sotto i detriti, dovrebbe esserci altro ghiaccio misto a pietre e, successivamente, alcuni metri di ghiaccio apparentemente più pulito. Nella seconda parte di aprile è prevista un’altra missione di carotaggio del corpo glaciale. Secondo gli studiosi la riduzione ulteriore del ghiaccio al momento ancora presente, negli anni a venire, potrebbe privare l’area di una fonte di accumulo idrico. Il timore è che, nell’arco di qualche tempo, il Calderone sarà destinato a scomparire.
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