Avezzano – Freddo e disagio nella stanza n. 2 del reparto U.O.C. Chirurgia Generale, al 4° piano, del Presidio Ospedaliero S.S. Filippo e Nicola di Avezzano a causa di una finestra non perfettamente funzionante.
A documentare il fatto una foto dove si vede chiaramente che per arginare gli “spifferi” e il freddo, la vetrata della finestra di una delle camerate, risulta coperta da un telo verde di carta attaccato con pezzetti di scotch.
Diverse le segnalazioni dei pazienti ricoverati presso il nosocomio avezzanese che lamentano freddo e vento nella stanza, tra queste quella dei familiari di un anziano, in condizioni precarie di vita, che, dopo aver subito un delicato intervento chirurgico, è stato sistemato nella stanza n. 2.
Le tante segnalazioni sono così pervenute all’ufficio del Tribunale per la Difesa del Malato.
“Si tratta di una questione davvero assurda all’interno di uno Ospedale, da dover risolvere con una certa urgenza, perché non è assolutamente possibile che i pazienti ricoverati al suo interno, a seguito del loro stato di degenza, quindi deboli e fragili devono vivere una situazione di disagio” dichiara il Presidente del Tribunale per la Difesa del Malato il dott. Stefano Di Giuseppe.
Ed ancora: “la segnalazione al Direttore Generale della ASL è stata fatta da giorni dal Tribunale per la difesa del malato, ma a quanto pare, con le continue supervisioni giornaliere dei nostri volontari all’interno del medesimo reparto, la situazione non è stata ancora risolta, riscontrando anche le continue lamentele dei pazienti ricoverati all’interno della stanza, i quali dicono di avvertire un continuo filtro di aria durante il giorno e durante la notte si percepisce ancora più freddo. Chiediamo a questo punto alla ASL n1 di provvedere tempestivamente alla riparazione della vetrata della finestra, data la complessa procedura prevista per poter risolvere il problema, non resta che chiedere cortesemente la chiusura della medesima stanza, per garantire il bene dei pazienti che vengono ricoverati al suo interno, ma anche al fine di evitare ulteriori situazioni di disagio che vivono i cittadini sulla propria pelle.”