Abruzzo – “In Abruzzo, in circa trent’anni, si è passati dalla necessità della tutela della specie all’emergenza contenimento: i cinghiali oggi sono troppi e infestanti, devastano i raccolti, minacciano la sicurezza di residenti e automobilisti“.
“Nell’ottica di una emergenza economica massiva è obbligo, per il Governo Regionale, dare risposte strutturali ed immediate sui diversi fronti di criticità scaturiti dalla incontrollabile fauna selvatica; gli agricoltori non lavorano per dover richiedere un risarcimento dei danni, ma per ottenere una produzione di qualità che va tutelata e salvaguardata soprattutto in un momento difficile come questo, in cui l’emergenza sanitaria ha fortemente compromesso l’equilibrio economico del Paese“.
Esordisce così il consigliere regionale Marianna Scoccia sulla delicata tematica dei danni ingenti causati, a persone e raccolti, dai cinghiali. “I ristori regionali sono in ritardo di circa 2 anni, ma, nel frattempo, sono stati vietati anche i selecontrollori volontari. È evidente che sul territorio Abruzzese restano a vigilare solamente l’esiguo numero di ispettori della polizia provinciale, che non riescono ad evadere tutte le richieste di intervento. Gli agricoltori sono stanchi di subire danni ingenti e ritrovarsi con il frutto del loro duro lavoro, distrutto“.
Continua Scoccia “E’ necessario trovare risposte efficaci e risolutive e non continuare a posticipare la discussione di una problematica che è ormai fuori controllo, in una Regione, la nostra, ove l’economia rurale riveste un ruolo principe” conclude il consigliere regionale Marianna Scoccia.
Fonte: Consiglio Regionale dell'Abruzzo
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