Abruzzo – Nel 2017, durante una serie di sopralluoghi in montagna fu rilevata una situazione critica: l’unico esemplare di Paeonia officinalis mostrava rizomi esposti e vulnerabili, minacciati dal passaggio continuo di greggi.
Il rischio di perdere definitivamente questa rarità botanica era altissimo.
Il 3 maggio 2017, grazie alla sinergia tra esperti come la dott.ssa Cinzia Sulli, il dott. Carmelo Gentile, i Guardiparco Luciano Vitale e Arcangelo Serone, è stato avviato un intervento di conservazione e propagazione.
Il cespo principale è stato diviso, generando nuove piantine: alcune hanno rafforzato la colonia originaria, altre hanno dato vita a una seconda stazione.
Per favorire la crescita, si è intervenuti sulla vegetazione arborea, migliorando la luminosità del sito. Entrambe le stazioni sono state recintate per proteggerle dalla fauna selvatica, ma soprattutto da quella domestica, e le giovani peonie sono state seguite con irrigazioni mirate e rimozione delle erbe infestanti.
L’ultimo intervento, datato 5 settembre 2025, ha visto la partecipazione di volontari Scout e tecnici: le dott.sse Cinzia Sulli e Sara Iattoni e i Guardiaparco Luciano Vitale e Germano Palozzi, coordinati dal dott. Claudio Manco.
Le recinzioni sono state rinforzate per garantire una protezione duratura.
Oggi, dopo otto anni, le due stazioni mostrano segni di vitalità: alcune peonie hanno iniziato a fiorire. Sebbene non abbiano ancora raggiunto la piena robustezza, il cammino intrapreso è promettente.
Il monitoraggio costante e gli interventi non invasivi saranno fondamentali per accompagnare la crescita di queste uniche e preziose colonie.
Un piccolo grande successo che ci ricorda quanto tempo, dedizione e collaborazione servano per custodire anche solo una piccola porzione di un vasto ecosistema!
Fonte: Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise












