Quando si dedica un angolo di città ad una grande personalità, non solo si fa spazio al ricordo, ma si lasciano correre in avanti anche le emozioni, l’amore e la stima: sentimenti buoni che “fanno” comunità. La fotografia scattata questa mattina al di sotto della targa dedicata alla professoressa Fernanda Sampaolesi De Angelis (docente e matematica) racchiude la sintesi di una cerimonia perfetta: gli studenti di adesso del Liceo Classico di Avezzano accanto al sindaco Giovanni Di Pangrazio, al cittadino onorario Gianni Letta e alla figlia della professoressa, Franca De Angelis Mangianti, con un unico filo narrativo, celebrare una donna-esempio per le nuove generazioni. Sorrisi e lacrime hanno viaggiato all’unisono in una gremitissima sala consiliare quando, prima dello svelamento della targa e dell’intitolazione del largo, si è ricordata la figura poliedrica della professoressa Sampaolesi, storica vicepreside del Liceo “Torlonia” e tra le pochissime donne dell’epoca laureate in Matematica e Fisica (era nata nel 1913). Una vita, la sua, vissuta tra l’amore per la famiglia (era rimasta vedova da giovanissima con una bimba di 3 anni da crescere) e la passione per il suo lavoro, che amava più di ogni altra cosa: l’insegnamento. Suoi alunni sono stati il dottor Gianni Letta, il fratello Giorgio (oggi uno dei migliori matematici a livello internazionale), il giurista Natalino Irti e molti della famiglia Di Lorenzo.
“Quando ho conosciuto al Campidoglio la figlia della professoressa, ho preso subito a cuore la proposta di intitolarle un angolo di città. – ha dichiarato il sindaco – Come amministrazione, ci siamo subito attivati, grazie anche all’infaticabile consigliere comunale Domenico De Angelis, nipote di Fernanda Sampaolesi, che oggi con onore siede tra gli scranni del nostro Consiglio comunale. Ha insegnato con giustizia, etica ed amore ad alunni che hanno saputo dare lustro alla nostra terra, grazie anche ai suoi insegnamenti. Portare avanti il ricordo e la memoria è una pratica oggi più che mai indispensabile: decifrare il passato, difatti, ci aiuta ad interpretare meglio la realtà circostante e il tempo presente. Un ringraziamento sentito e autentico al dottor Gianni Letta, sempre presente per il nostro territorio, che ha fatto tanto e che continuerà a fare ancora tanto”.
Evidentemente commossa la figlia Franca, che ha dipinto, con le sue parole, il profilo di una mamma determinata, a tratti rivoluzionaria, “giusta, rispettosa e rispettata e profondamente innamorata della sua professione”.
“La cerimonia di questo 10 ottobre – ha concluso Gianni Letta – rappresenta un atto di giustizia e di gratitudine verso una persona che tanto ha dato alla formazione della classe dirigente di questa città; un ringraziamento speciale lo voglio spendere però per il sindaco di Avezzano, perché questa iniziativa si inserisce in una serie di iniziative che Di Pangrazio ha sempre tenuto a cuore e curato nei minimi dettagli, andando a riprendere avezzanesi che sono andati lontano e cercando momenti utili per ricordare episodi ed eventi che hanno fatto grande questa terra. Tiene, in questo modo, viva la memoria perché sa che la memoria ha un grande potere di coesione e di collante all’interno di una comunità. Un grande scrittore diceva che la memoria è il patrimonio più grande dell’umanità. La storia grande, quella con la S maiuscola, è fatta di tante piccole storie, con la s minuscola: sono proprio queste ultime a fare la vita di una comunità, di un paese, di una città e di una nazione”. Hanno preso parte alla cerimonia di questa mattina, il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, il Vescovo dei Marsi, Monsignor Giovanni Massaro, i familiari, le forze dell’ordine, assessori e amministratori e tantissimi suoi ex studenti del Liceo “Virgilio” di Roma, venuti appositamente nella Marsica dalla capitale.






















