AVEZZANO – Il diritto allo studio va garantito anche ai minori stranieri non accompagnati, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia, come prevedono, oltre che il buon senso, anche le normative nazionali e regionali.
Una misura che il Comune di Avezzano ha deciso di buon grado di adottare, anche per favorire l’integrazione di questi bambini e, soprattutto, per prevenire la dispersione scolastica, alla base, per la maggioranza dei casi, di problematiche successive ben più gravi.
Con queste premesse, quindi, su proposta del Vicesindaco con delega agli Affari Sociali e alle politiche scolastiche, Domenico Di Berardino, il Settore Servizi Sociali del Comune di Avezzano, diretto dalla dottoressa Laura Ottavi, l’Amministrazione comunale ha approntato una delibera per assicurare il servizio mensa scolastica e quello del trasporto con lo scuolabus, ai minori stranieri non accompagnati e ai bambini di nazionalità ucraina che sono fuggiti dall’inferno scatenato in quel territorio dalla guerra.
Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha appositamente indicato, nella circolare 375 del 25 gennaio 2013, che “l’obbligo scolastico, integrato nel più ampio concetto di diritto – dovere all’istruzione e alla formazione, concerne anche i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia. In mancanza dei documenti prescritti, la scuola iscrive comunque il minore straniero”.
«Avezzano e la sua Amministrazione hanno nell’accoglienza e nell’integrazione uno dei valori fondamentali e quindi – dice il Vicensindaco Di Berardino – abbiamo voluto subito deliberare questa misura che è di buon senso e, mi sia consentito, anche di lungimiranza sociale.
La nostra delibera, infatti, prevede che i minori stranieri iscritti alle scuole statali d’infanzia e primarie presenti nel territorio comunale e privi del permesso di soggiorno potranno accedere al servizio di refezione e a quello del trasporto scolastico con esonero dal pagamento della tariffa, in caso di appartenenza a famiglie con problematiche gravi, certificate da una relazione del servizio sociale, in deroga alla richiesta della residenza e del requisito ISEE.
Ma abbiamo voluto mantenere, perdurando la gravissima situazione in quel paese, l’atto di indirizzo approvato in giunta lo scorso anno, col quale i minori ucraini fuggiti dalla guerra e iscritti al servizio di mensa scolastica delle scuole statali dell’infanzia e primaria presenti nel territorio comunale – prosegue Di Berardino -, possono continuare anch’essi a usufruire gratuitamente del servizio di refezione per tutta la durata dell’emergenza.
L’idea della “Avezzano di tutti e per tutti” passa anche per queste misure.
Questa è una città – conclude Di Berardino – che è aperta all’accoglienza e promuove l’integrazione con tutti coloro che ne hanno bisogno, ai quali si chiede, però, di rispettare le leggi e le regole della civile convivenza.
I bambini, in questo caso, sono i primi a dover essere tutelati e sostenuti nel loro processo di crescita, sviluppo ed istruzione».