Villa San Sebastiano – A volte basta poco per aiutare chi è in difficoltà, come “leggere” negli occhi di una persona il bisogno di essere considerati e compresi.
E questo è proprio quello che ha fatto ieri Alfonso Gargano di Villa San Sebastiano ed Agente di Polizia in servizio a L’Aquila.
Libero dal servizio Gargano è riuscito, con un piccolo ma al tempo stesso significativo gesto, ad aiutare un giovane affamato.
“Oggi un evento mi ha fatto riflettere sulla vita frenetica che molti di noi vivono, me compreso e che tante volte non ci permette di guardare le cose da un punto di vista differente e soprattutto di apprezzare ciò che abbiamo” scrive sulla sua pagina social Gargano.
“Avevo mezz’ora di tempo” continua “nella quale mi ero prefissato di mangiare, fare gasolio, comprare alcune cose per poi tornare subito a lavoro. Ne ho fatta solamente una ma credo che sicuramente è stata la più importante e per il resto come si suol dire, non è morto nessuno, l’altro l’ho fatto dopo. Stavo per entrare in un supermercato e la mia attenzione si sofferma su un ragazzo fermo lì vicino in un angolo, coperto con un grande cappotto, cappello e mascherina, ma con uno sguardo evidente che trasmetteva sofferenza e tristezza. Faccio quindi le mie cose, stavo per andare via e lo trovo ancora lì, mi guarda ancora come se volesse chiedere, ma non si sbilancia. Mi avvicino gli dico se voleva qualcosa, lui con il capo fa cenno di no, ma guardandolo più da vicino negli occhi capisco che era un bisognoso, magari anche una persona timida di carattere o che forse aveva solamente fame. Comunque gli dico se voleva da mangiare e che in macchina avevo due tramezzini, mi dice di sì, quasi incredulo e titubante, si avvicina alla mia macchina, gli dono uno dei due tramezzini che avevo preso per me per pranzo. Ce lo siamo mangiato insieme in quel piazzale e poco dopo quel ragazzo di colore si è allontanato dicendomi grazie, grazie, grazie, grazie”.
“Ecco, lo spirito del Natale appena passato, penso debba essere questo se magari riuscissimo a farlo più spesso” conclude Gargano.