Abruzzo – Ricorre oggi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, nata il 13 luglio del 1984 come “Corpo dei Carabinieri reali”. Quest’anno, la ricorrenza, assume un significato ancora più profondo in quanto coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale. Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell’Arma.
Il Comandante Generale C.A. Giovanni Nistri nel messaggio rivolto a tutti i carabinieri: “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Tali principi sono emblematicamente sottesi nella concessione, esattamente cento anni fa da oggi, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra gloriosa Bandiera e hanno ricevuto rinnovata attestazione nelle attività condotte durante l’emergenza sanitaria. Sin dal suo insorgere l’Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia”.
A L’Aquila, nel comando provinciale dei carabinieri, si è svolta una breve ma significativa cerimonia.
Nel cortile della caserma, intitolata a Dante Giovanni Jafolla, vicebrigadiere decorato con la medaglia d’argento al valor militare, è stata deposta una corona al monumento dedicato ai caduti dell’Arma dei carabinieri, alla presenza del prefetto Cinzia Torraco e del comandante provinciale, Col. Nazareno Santantonio.
Nella circostanza il Comandante Provinciale oltre a ricordare il M.llo Gianpaolo PACE a cui è intitolata la sala rapporto, ha fatto appello alla memoria del Maresciallo Fabio Cicone, del M.llo Lucio Giangiordano, dell’Appuntato Emanuele Anzini e di tutti i Carabinieri deceduti legati al territorio aquilano.
Il Comandante provinciale ha illustrato al Prefetto, le articolazioni dell’Arma presenti nella Provincia ed esposto l’attività operativa riferita al 2019, anno in cui l’Arma ha proceduto per il 66% del totale dei delitti commessi nella Provincia.
In quasi tutti i settori della criminalità, è stato registrato un significativo decremento dei reati ed in particolare di quelli c.d. predatori, che creano un maggiore allarme sociale tra la popolazione, con una diminuzione dei reati del 18% rispetto al 2018, e con una percentuale dell’8% dei reati scoperti, nella Provincia, dato di gran lunga superiore alla media nazionale.
Purtroppo, l’ambito criminale che evidenzia maggiore criticità è la tutela delle fasce deboli, vittime di reati in materia di violenza domestica e di genere, che ha registrato un aumento del 36% dei reati perseguiti rispetto al 2018. Aumento dei reati questo che coincide con l’entrata in vigore della Legge 19 luglio 2019, n. 69, conosciuta come Codice Rosso, che ha introdotto modifiche normative più stringenti in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Anche grazie all’entrata in vigore della nuova normativa è aumentato il livello di emersione del fenomeno, secondo un trend di crescita confermato negli ultimi anni, che vede un intenso impegno dell’Arma dei Carabinieri, alla cui problematica ha dedicato specifiche professionalità, donne e uomini, con formazione specialistica e in servizio anche presso i comandi Stazione più periferici. E’ aumentato (+50%) infatti il numero degli autori di violenza nei confronti delle donne denunciati alla A.G. nell’ultimo anno.
Un risultato ottenuto soprattutto in sinergica collaborazione con le AA.GG. di L’Aquila, Avezzano e Sulmona, e il fattivo supporto delle Associazioni dei Centri Antiviolenza e Case Famiglia che con la loro rete sono presenti in tutta la provincia.
Anche le specifiche attività antidroga hanno fornito ottimi risultati, in termini di contrasto al fenomeno, soprattutto con la campagna antidroga “Scuole Sicure” , svolta principalmente nei pressi degli Istituti scolastici Superiori della Provincia.
Una diminuzione dei reati, seppur non marcata, circa il 5%, si registra anche sul fronte delle truffe e delle frodi informatiche.
Sinteticamente si riportano gli interventi operativi di maggiore rilievo nel territorio Marsicano:
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