a892a0a9-66af-4a1e-8673-24a83c6c187d 1
Il sindaco Di pagrazio inaugura il primo tratto dei nuovi marciapiedi di Via Roma ad Avezzano: progetto di sicurezza e rinnovamento urbano
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
15 anni fa il terremoto dell'Aquila, tra il 5 e 6 Aprile accendi la tua luce in ricordo delle vittime
15 anni fa il terremoto dell'Aquila, tra il 5 e 6 Aprile accendi la tua luce in ricordo delle vittime
Il Comune di Capistrello conferisce la civica benemerenza al maestro Alberto De Meis per i suoi grandi meriti artistici
Il Comune di Capistrello conferisce la civica benemerenza al maestro Alberto De Meis per i suoi grandi meriti artistici
Cerca
Close this search box.

Insediamento italico, necropoli VII-VI a.c., in località “Le Castagne” di Forca Caruso

Facebook
WhatsApp
Twitter
Email

NECROLOGI MARSICA

Necrologi Marsica Loreto Conti (Enzo)
Loreto Conti (Enzo)
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luciano Di Martino
Luciano Di Martino
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Erminia Sperduti
Erminia Sperduti
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Armanda Domenica Crocenzi
Armanda Domenica Crocenzi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Ada Giffi
Ada Giffi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luisella Bonechi
Luisella Bonechi
Vedi necrologio
- Terre Marsicane |||||
|||||

Nell’Agosto del 1983 venne annunciata una scoperta archeologia in Abruzzo e un quotidiano dell’Aquila scriveva:

“ L’Aquila – La scoperta era apparsa subito straordinaria, ma i risultati degli scavi, condotti dalla Sovrintendenza archeologiche abruzzese di Chieti, sono ancora più interessanti. Quella che ormai viene chiamata la “Cervetri d’Abruzzo”, un insediamento antichissimo a mille metri di altitudine sui monti di Forca Caruso, appare dopo il primo bilancio compiuto in questi giorni, qualcosa di eccezionale: oltre 300 circoli di pietra su appena 4 ettari di terreno, a mille metri di altitudine, presso l’antica sede della consolare Tiburtina Valeria che univa Roma alla costa adriatica attraverso i monti d’Abruzzo. I circoli di pietra, come gli archeologi avevano supposto subito, servono a proteggere le tombe. Sono molto ampi, dai 6 agli 8 m di diametro. Il tutto risale al VI secolo a.C., ma nella terra ci sono reperti risalenti al 2000-2500 a.C. E’ la prova, dicono gli archeologi, che insediamenti umani stabili si trovano sui monti di Forca Caruso in epoca remotissima. Fino a oggi sono state “violate” 12 tombe. Dentro, scheletri maschili e femminili, tutti orientati nello stesso modo (un piccolo rebus archeologico), con accanto gli stessi oggetti: armi di bronzo, vasellame in nicchie di pietra, ornamenti ossei per le donne. E anche, recente scoperta, resti di fortificazioni imponenti a protezione di quella che appare come una sconcertante, lunare necropoli d’alta montagna”.

Questa incredibile scoperta fu confermata quattro anni più tardi, a 30 km di distanza fu trovata un’ altra necropoli. In Abruzzo sono presenti molti ritrovamenti di necropoli, che sono la testimonianza di una antica civiltà di cui non si hanno notizie, ma dai ritrovamenti effettuati questa antica civiltà vi avvicina molta a quella etrusca.

Nel corso del VII sec. a.C. inizia a diffondersi l’inumazione distesa che sarà prevalente dal V-IV sec. a.C. Per evitare il contatto della terra con l’inumato è ipotizzabile l’esistenza di strutture lignee o lapidee, come dimostrerebbe la presenza di riseghe, poste a livello della deposizione, presenti in certe sepolture. A partire dal VI sec. a.C., in alcune tombe si notano degli ampliamenti al di sotto dei piedi (o accanto alla testa come nel caso di Recanati) per creare spazi destinati ad oggetti del corredo relativi in particolare alla suppellettile domestica e al banchetto (8). Alcune fosse si caratterizzano per la presenza di corredi tombali, anche piuttosto ricchi, ma per l’assenza di resti scheletrici; non è azzardato, forse, interpretarle come dei cenotafi, deposizioni cioè con un carattere prevalentemente commemorativo.

astagne” di Forca Caruso

Nell’Agosto del 1983 venne annunciata una scoperta archeologia in Abruzzo e un quotidiano dell’Aquila scriveva:

“ L’Aquila – La scoperta era apparsa subito straordinaria, ma i risultati degli scavi, condotti dalla Sovrintendenza archeologiche abruzzese di Chieti, sono ancora più interessanti. Quella che ormai viene chiamata la “Cervetri d’Abruzzo”, un insediamento antichissimo a mille metri di altitudine sui monti di Forca Caruso, appare dopo il primo bilancio compiuto in questi giorni, qualcosa di eccezionale: oltre 300 circoli di pietra su appena 4 ettari di terreno, a mille metri di altitudine, presso l’antica sede della consolare Tiburtina Valeria che univa Roma alla costa adriatica attraverso i monti d’Abruzzo. I circoli di pietra, come gli archeologi avevano supposto subito, servono a proteggere le tombe. Sono molto ampi, dai 6 agli 8 m di diametro. Il tutto risale al VI secolo a.C., ma nella terra ci sono reperti risalenti al 2000-2500 a.C. E’ la prova, dicono gli archeologi, che insediamenti umani stabili si trovano sui monti di Forca Caruso in epoca remotissima. Fino a oggi sono state “violate” 12 tombe. Dentro, scheletri maschili e femminili, tutti orientati nello stesso modo (un piccolo rebus archeologico), con accanto gli stessi oggetti: armi di bronzo, vasellame in nicchie di pietra, ornamenti ossei per le donne. E anche, recente scoperta, resti di fortificazioni imponenti a protezione di quella che appare come una sconcertante, lunare necropoli d’alta montagna”.

Questa incredibile scoperta fu confermata quattro anni più tardi, a 30 km di distanza fu trovata un’ altra necropoli. In Abruzzo sono presenti molti ritrovamenti di necropoli, che sono la testimonianza di una antica civiltà di cui non si hanno notizie, ma dai ritrovamenti effettuati questa antica civiltà vi avvicina molta a quella etrusca.

Nel corso del VII sec. a.C. inizia a diffondersi l’inumazione distesa che sarà prevalente dal V-IV sec. a.C. Per evitare il contatto della terra con l’inumato è ipotizzabile l’esistenza di strutture lignee o lapidee, come dimostrerebbe la presenza di riseghe, poste a livello della deposizione, presenti in certe sepolture. A partire dal VI sec. a.C., in alcune tombe si notano degli ampliamenti al di sotto dei piedi (o accanto alla testa come nel caso di Recanati) per creare spazi destinati ad oggetti del corredo relativi in particolare alla suppellettile domestica e al banchetto (8). Alcune fosse si caratterizzano per la presenza di corredi tombali, anche piuttosto ricchi, ma per l’assenza di resti scheletrici; non è azzardato, forse, interpretarle come dei cenotafi, deposizioni cioè con un carattere prevalentemente commemorativo.

A partire dall’VIII sec. a.C. iniziano a diffondersi delle sepolture singole, o anche multiple, racchiuse da un fossato anulare (11) originariamente coperte da un tumulo di terra. Questo tipo di sepoltura, tipica ma non esclusiva dell’Italia centrale (si conoscono esempi anche in Puglia e Veneto), non è ben definita ma prevede differenziazioni che riguardano sia la struttura del circolo, che può essere continuo o interrotto, sia il numero delle deposizioni che racchiude, singole o multiple. Allo stato attuale delle conoscenze, la più alta cronologia (X-IX sec. a.C.) e la maggiore concentrazione delle attestazioni nell’area appenninica (Terni, Tivoli, Borgorose, Scurcola, Celano, Fossa, Castelvecchio Subequo, Caporciano, Barisciano, Bazzano) lasciano supporre che questo tipo di sepoltura sia propria delle genti italiche insediate nell’area interna (12), da dove inizieranno a diffondersi nell’VIII-VII sec. a.C. anche nei territori piceni, etruschi e laziali. A Matelica (necropoli del Crocifisso, Incrocca, Cavalieri, Brecce) si datano tra la fine dell’VIII e i primi anni del VII sec. a.C. (13) mentre nell’area a sud del Conero (Numana e Sirolo) trova maggiore sviluppo in un arco di tempo compreso fra gli ultimi anni del VII e il V sec. a.C.

author avatar
Giancarlo Sociali

NEWS

a892a0a9-66af-4a1e-8673-24a83c6c187d 1
INI Canistro, al via il Mercatino di Pasqua con opere realizzate dagli ospiti della RSA
Passaggio del Giro d'Abruzzo a Collarmele il 10 Aprile: chiuso al traffico un tratto di via Nazionale nel centro abitato
15 anni fa il terremoto dell'Aquila, tra il 5 e 6 Aprile accendi la tua luce in ricordo delle vittime
Il Comune di Capistrello conferisce la civica benemerenza al maestro Alberto De Meis per i suoi grandi meriti artistici
Nicola Baliva
Ripristinato il senso unico in via delle Dalie ad Avezzano
"Io non spreco l'acqua", il CAM organizza il 1° concorso Leo Corsini per gli studenti marsicani
IMG-20240328-WA0004
image
Un agente della polizia postale mentre controlla la rete
Tango Rouge Company - Vuelvo al Sur
Santino Spinelli, in arte Alexian, e Gennaro Spinelli.
Sventati tentativi di truffa online dalla Polizia Postale dell'Aquila, tutto è partito da falsi messaggi su cellulare
Si è spento Domenico Scacchi, vicesindaco Niscola: "San Vincenzo Valle Roveto perde uno dei suoi pezzi migliori"
stazione avezznao coltello polizia
433234634_732996482350056_154551628017826536_n
da sx Gabriele Canzi_Vincenzo Molene_Valeria Sansone_Paola Tricomi
grotte stiffe
Polizia-notte
Screenshot_2024-03-27-21-23-19-406_comgoogleandroidappsphotos-edit
Tounkara in azione
FB_IMG_1711562313441
Dopo 17 anni torna il Giro d'Abruzzo, in programma dal 9 al 12 Aprile: il percorso e le squadre

NECROLOGI MARSICA

Necrologi Marsica Loreto Conti (Enzo)
Loreto Conti (Enzo)
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luciano Di Martino
Luciano Di Martino
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Erminia Sperduti
Erminia Sperduti
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Armanda Domenica Crocenzi
Armanda Domenica Crocenzi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Ada Giffi
Ada Giffi
Vedi necrologio
Necrologi Marsica Luisella Bonechi
Luisella Bonechi
Vedi necrologio
- Terre Marsicane

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Avezzano (AQ) n.9 del 12 novembre 2008 – Editore web solutions Alter Ego S.r.l.s. – Direttore responsabile Luigi Todisco.

TERRE MARSICANE È UN MARCHIO DI WEB SOLUTIONS ALTER EGO S.R.L.S.

Non è possibile copiare il contenuto di questa pagina