Avezzano. Manca poco all’arrivo del nuovo anno e ci apprestiamo ad assistere alla consueta, nonché fastidiosa, usanza dei botti di capodanno. Petardi e artifici pirotecnici di ogni genere possono provocare notevole stress su anziani, bambini, soggetti cardiopatici, ma anche danni sull’ambiente e sugli animali. Una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra. Cani e gatti in prima linea. Ma anche conigli, criceti, uccelli e furetti.
“Si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno” – avverte il WWF. Molti uccelli, ad esempio, muoiono di crepacuore o fuggono all’impazzata per andare a finire rovinosamente contro qualche traliccio. Anche per gli animali domestici i botti possono rivelarsi fatali. Cani e gatti si divincolano, si gettano nel vuoto, fuggono in strada, mettendo a repentaglio la loro incolumità, e quella degli altri. Alcuni studi, come spiega il WWF, provano come la notte di capodanno si registri un inquinamento dell’aria, provocato dall’aumento vertiginoso delle polveri sottili, di gran lunga superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori.
In realtà la legge italiana non vieta totalmente l’utilizzo di determinati fuochi pirotecnici. Tra questi anche quelli verosimilmente più innocui, come le stelline, che si è soliti far accendere ai bambini, possono ad esempio provocare un incendio. Circa 1400 i comuni italiani che hanno emesso un’ordinanza che vieta il loro utilizzo, o quantomeno l’utilizzo di quelli più pericolosi o ad alta detonazione.
E’ di poche ore fa l’ordinanza firmata dal sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che vieta fino al 6 gennaio di sparare botti anche a mezzo di giochi pirotecnici di libera vendita che generano forti detonazioni, ma restano consentiti girandole, miccette, fontane e candele a cascata, bengala, vulcani, scintille, razzetti, ecc. che non producono forti detonazioni. Sulla stessa linea, il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, e il sindaco di Celano, Settimio Santilli, nonché il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, il sindaco di Scurcola Marsicana, Maria Olimpia Morgante e il sindaco di Magliano dei Marsi, Mariangela Amiconi, che hanno invitato la popolazione a farne un uso moderato, responsabile e consapevole. Sarebbe, però, necessaria una legge che vieti l’utilizzo di ogni singolo fuoco d’artificio, visto che può verificarsi che un’ordinanza, ad esempio, venga sospesa dal Tar. Ed è quello che è successo al sindaco di Roma, Virginia Raggi, che si è vista sospendere, sicuramente per motivi principalmente procedurali, l’ordinanza che vietava in toto l’uso dei botti di capodanno.
Sarebbe un enorme segno di civiltà e di rispetto nei confronti di noi stessi, dell’altro, dei nostri amici pelosi e dell’ambiente, abbandonare l’utilizzo dei petardi durante la notte di San Silvestro, ricorrendo, perché no, ad un sano divertimento, mediante metodi alternativi, meno invasivi e che non arrecano danni o disturbi a nessuno. Sperando che l’appello venga ascoltato da molti e i divieti vengano rispettati, ci limitiamo a darvi alcuni consigli per i nostri amici a quattro zampe affinchè trascorrano serenamente la notte di capodanno.
Non tenete il gatto in braccio durante i botti. Non trattenetelo insistentemente con l’idea di rassicurarlo, soprattutto se cerca di divincolarsi. Piuttosto, lasciate libero l’accesso a tutte le stanze della casa in modo che possa scegliersi il nascondiglio che reputa più sicuro.
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